Commodore C-flag

Il leggendario percorso di un'icona

Il viaggio epico dal laboratorio artigianale alla rivoluzione informatica

È impossibile non provare un’ondata di nostalgia pensando al prestigioso marchio Commodore, un nome che evoca i primi giorni dell'informatica domestica.

Negli anni '80 e '90, Commodore ha creato alcuni dei modelli più iconici, diventando un pilastro di quel periodo.

La sua storia inizia molto prima: già negli anni '50, Commodore era una piccola azienda artigiana, impegnata nella produzione di macchine da scrivere e calcolatrici. Fu solo grazie a una serie di coincidenze fortuite che, nella seconda metà degli anni '70, si trovò a rivoluzionare il mondo dei computer, lasciando un'impronta indelebile nella storia della tecnologia.

Nella foto: Jack Tramiel

Jack Tramiel

Jack Tramiel, ebreo polacco originario di Łódź e sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, emigrò negli Stati Uniti nel novembre del 1947.

Affascinato dalla vita militare, si arruolò nell'esercito americano nel 1948, prestando servizio come cuoco fino al 1950.

Dopo il congedo, iniziò a lavorare presso la "Ace Typewriter Repair Company", dove apprese l'arte della riparazione delle macchine per scrivere.

Tornò brevemente nell'esercito nel 1951, questa volta come riparatore di macchine per scrivere, e vi rimase fino al 1952.

Congedatosi definitivamente, riprese a lavorare presso la stessa società, dove incontrò Manfred "Manny" Kapp. Insieme, nel 1954, fondarono la Commodore Portable Typewriter Company, una piccola impresa di vendita e riparazione di macchine per scrivere situata in un negozio nel Bronx.

Per arrotondare lo stipendio, Tramiel lavorava anche come tassista di notte.

Il nome "Commodore", che in italiano si traduce "commodoro", un grado ufficiale della marina militare, fu scelto da Tramiel per riflettere la sua passione per il mondo militare. Spiegò che la scelta cadde su questo grado perché i titoli superiori erano già stati utilizzati da altre aziende, e l'ispirazione gli venne durante un viaggio in Germania Ovest, dove vide un'automobile chiamata Opel Commodore.

Commodore e l'Home Computer

Gli anni '80
Nel 1981, Commodore rivoluzionò il mercato degli home computer con il lancio del VIC-20. Questo computer, dotato di grafica e suono avanzati per l'epoca, fu un successo anche grazie alla sua capacità di collegarsi direttamente a un televisore e alla sua presenza nei centri commerciali, un risultato di un'aggressiva strategia di marketing.

Un anno dopo, nel 1982, Commodore presentò il Commodore 64, destinato a diventare il computer più venduto nella storia. Con una maggiore capacità di memoria e nuovi processori per grafica e suono, il C64 superò di gran lunga i modelli successivi della serie 264, che non riuscirono a replicare lo stesso successo.

Nel 1985, per contrastare il fallimento della serie 264, Commodore introdusse il Commodore 128, con significativi miglioramenti come il display a 80 colonne e la compatibilità con il CP/M.

Nonostante il nuovo modello, il Commodore 64 continuò a dominare le vendite. Nello stesso anno, Commodore si espanse anche nel mercato dei PC IBM compatibili e avviò lo sviluppo del Commodore Amiga, destinato a ridefinire il concetto di personal computer.

Gli anni '90
La multinazionale cominciò a perdere terreno all'inizio degli anni '90. Scelte gestionali errate, focalizzate sulla riduzione dei costi a scapito della qualità, e strategie di marketing poco efficaci, portarono Commodore alla chiusura nell'aprile del 1994.

La nuova era di Commodore nel segno dell'innovazione italiana

Nel 2015, un gruppo di visionari imprenditori italiani ha acquisito il marchio Commodore, inaugurando una nuova era per questo brand leggendario.

Oggi, guidato dal fondatore e CEO Luigi Simonetti insieme al suo team, Commodore si è evoluta in un'entità all'avanguardia che progetta, sviluppa e produce personal computer, tablet, dispositivi audio, console per videogiochi, giochi e accessori, fornendo anche servizi software avanzati basati sul Cloud, intelligenza artificiale e linguaggi di programmazione.

La rinascita del grande Commodore si articola attraverso diverse iniziative: l'unità di business Commodore Engineering si concentra sull'innovazione informatica; Commodore Sinapsy, dedicata allo sviluppo di videogiochi; e Commodore Digital, che si occupa dello sviluppo di nuovi prodotti, giochi basati su intelligenza artificiale e soluzioni per digital humans.

Nella foto: Luigi Simonetti, CEO